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Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), VII, 1
 
originale
 
1. Vt primum tenebris abiectis dies inalbebat et candidum solis curriculum cuncta conlustrabat, quidam de numero latronum supervenit; sic enim mutuae salutationis officiorum indicabat. Is in primo speluncae aditu residens et ex anhelitu recepto spiritu tale collegio suo nuntium fecit: "Quod ad domum Milonis Hypatini quam proxime diripuimus pertinet, discussa sollicitudine iam possumus esse securi. Postquam vos enim fortissimis viribus cunctus ablatis castra nostra remeastis, immixtus ego turbelis popularium dolentique atque indignanti similis arbitrabar super investigatione facti cuius modi consilium caperetur et an et quatenus latrones placeret inquiri, renuntiaturus vobis, uti mandaveratis, omnia. nec argumentis dubiis, sed rationibus probabilibus congruo cunctae multitudinis consensu nescio qui Lucios auctor manifestus facinoris postulabatur, qui proximis diebus fictis commendaticiis litteris Miloni sese virum commentitus bonum artius conciliaverat, ut etiam hospitio susceptus inter familiaris intimos haberetur, plusculisque ibidem diebus demoratus falsis amoribus ancillae Milonis animum inrepens ianuae claustra sedulo exploraverat et ipsa membra in quis omne patrimonium condi solebat curiose perspexerat.
 
traduzione
 
L'alba di un nuovo giorno aveva disperse le tenebre della notte e lo splendente carro del sole illuminava ogni cosa quando arriv? uno della banda. E che fosse dei loro lo si cap? dal saluto che si scambiarono. Si sedette sul limitare della grotta e, ripreso fiato, comunic? ai compagni queste notizie: ?Per quanto riguarda la casa di Milone di Ipata che poco fa abbiamo saccheggiata, possiamo star tranquilli, non c'? affatto da preoccuparsi. Infatti, dopo che voi, grazie al vostro coraggio, faceste man bassa di tutto e tornaste qui alla base, io mi mescolai tra la folla e fingendomi indignato e rattristato mi detti a indagare per sapere in che direzione sarebbero cominciate le indagini e se intendessero mettersi alla ricerca dei ladri e fino a qual punto, per poi riferirvi ogni cosa come mi avevate ordinato. ?Ebbene tutta la gente diceva, e non in base a incerti indizi ma per prove sicure, che autore della rapina era un certo Lucio, un tale che nei giorni precedenti, con una falsa lettera di presentazione e fingendosi un uomo dabbene, s'era cattivata la simpatia di Milone tanto che questi gli aveva dato ospitalit? e lo considerava come uno di casa. Inoltre nei giorni che si era fermato, con false promesse d'amore aveva abbindolato la serva di Milone e cos? s'era potuto render conto a suo bell'agio delle serrature delle porte e venire a conoscenza perfino dei ripostigli dove Milone custodiva i suoi tesori.
 

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